CESSIONE DEL QUINTO, PRESTITO PERSONALE E CON DELEGA

Cos’è la Cessione del Quinto

La Cessione del Quinto dello stipendio è una forma di prestito personale.

L’importo massimo della rata di rimborso di tale prestito non può superare il valore di 1/5 dello stipendio mensile netto continuativo (il 20%).

Il rimborso avviene con trattenuta della rata direttamente in busta paga. Di conseguenza è previsto il coinvolgimento del datore di lavoro (denominato terzo debitore ceduto) per il pagamento fino all’estinzione del finanziamento. Quindi sarà il datore di lavoro a pagare la rata all’Istituto Erogante, trattenendo l’importo dalla busta paga del proprio dipendente o dal cedolino della pensione.

Le rate del rimborso vanno da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 10 anni.

Il datore di lavoro/istituto pensionistico è obbligato ad accettare gli effetti della Cessione del Quinto da parte del lavoratore/pensionato a favore del soggetto erogante.

Tale tipo di finanziamento è coperto obbligatoriamente da una polizza copertura vita e impiego.

Differenza tra Cessione del Quinto e Prestito personale

Le principali differenze tra la Cessione del Quinto e il Prestito personale riguardano la modalità di rimborso del finanziamento, la modalità di calcolo della rata e l’entità dell’importo richiedibile.

La rata della Cessione del Quinto è pari al massimo ad 1/5 dello stipendio netto o della pensione e il pagamento viene effettuato a seguito di trattenuta diretta sulla busta paga o cedolino della pensione.

La rata del Prestito personale invece si calcola in base alla combinazione importo/durata del piano di ammortamento e viene pagata dal cliente secondo modalità che preferisce (addebito conto corrente, bollettino postale). La Cessione del Quinto rispetto al Prestito personale, è il finanziamento ideale per richiedere importi più elevati, e non è necessario verificare la presenza di eventuali segnalazioni negative e/o posizioni già presenti. Tuttavia ogni richiesta viene valutata sulla base dei requisiti necessari.

Chi può richiederla

Possono accedere alla Cessione del Quinto le seguenti categorie di lavoratori:

  • Dipendenti Privati (dipendenti di aziende private);
  • Dipendenti Pubblici (dipendenti di Comuni, Province, Regioni, Asl, Ospedali, ecc);
  • Dipendenti Ministeriali (dipendenti di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Polizia, Finanza, Pubblica istruzione ecc);
  • Dipendenti Para-pubblici (Aziende municipalizzate e/o a partecipazione pubblica, Enti misti);
  • Pensionati (INPS, INPDAP, IPOST, ENPALS, ed altri Enti pensionistici).

Requisiti minimi per accedere alla Cessione del Quinto

Dipendenti privati:

  • Assunzione a tempo indeterminato da almeno tre mesi (superamento del periodo di prova);
  • Società di Capitali con almeno 16 dipendenti e 50.000,00 Euro di Capitale Sociale.
  • Maggiorenni, presenti in servizio, che non siano in aspettativa, in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, in mobilità, in malattia o infortunio, in stato di gravidanza o maternità, che non risultino sottoposti a sospensioni disciplinari.
  • Residenza in Italia;
  • Età compresa tra i 18 e i 63 anni;
  • Assicurabilità dell’azienda per cui lavorano.

Dipendenti pubblici e ministeriali

  • Assunzione a tempo indeterminato da almeno 3 mesi (superamento del periodo di prova);
  • Maggiorenni, presenti in servizio, che non siano in aspettativa, in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, in mobilità, in malattia o infortunio, in stato di gravidanza o maternità, che non risultino sottoposti a sospensioni disciplinari.
  • Residenza in Italia;
  • Età compresa tra i 18 e i 63 anni;

Dipendenti Para-pubblici

  • Assunzione a tempo indeterminato da almeno 3 mesi (superamento del periodo di prova);
  • Assicurabilità dell’azienda per cui lavorano, (età ed anzianità).
  • Residenza in Italia;
  • Età compresa tra i 18 e i 63 anni;

Pensionati

  • Percettori di pensioni di anzianità (pensione riconosciuta e intestata al Cliente richiedente la Cessione del Quinto);
  • Sono escluse: Pensioni sociali, pensioni minime;
  • Pensioni di invalidità sono da valutare di volta in volta con il rapporto di visita medica;
  • Non si devono superare i 79 anni di età al momento della richiesta di finanziamento;
  • Non si devono superare gli 85 anni alla scadenza del finanziamento;
  • Devono disporre di una pensione con importo superiore a 507,42 Euro al netto della quota cedibile

Tutti gli impegni sul cedolino pensione possono essere estinti con la Cessione del Quinto.

I lavoratori autonomi non possono accedere a questa forma di finanziamento.

  • Documentazione da presentare per richiedere la Cessione del Quinto
  • Un documento di identità valido;
  • Il codice fiscale (carta regionale dei servizi, tessera sanitaria);
  • L’ultimo documento di reddito (ultima busta paga per i lavoratori dipendenti, cedolino della pensione o accredito della pensione in c/c per i pensionati);
  • Certificazione Unica (ex CUD) per i lavoratori dipendenti.

Il Prestito con delega

La Delega è un finanziamento personale non finalizzato, a tasso fisso, rimborsabile con delegazione di pagamento (Art. 1269 c.c.). Questa tipologia di finanziamento può essere concesso ai lavoratori dipendenti, sia di Enti Pubblici sia di Aziende Private e può essere assimilata alla Cessione del Quinto, Cioè è compatibile con essa e si configura come un prestito accessorio. In caso di compresenza è possibile effettuare la seconda trattenuta in busta paga senza estinguere la Cessione oppure quando non è possibile effettuare il rinnovo della Cessione stessa, che per legge può essere effettuata dopo che siano trascorsi i due quinti del periodo inizialmente previsto dal contratto (art. 39 180/1950 – art. 6 del D.M. 313/2006). Se si hanno in corso una Cessione e una Delega, le due rate complessivamente non possono superare i 2/5 dello stipendio netto.

Le trattenute effettuate sullo stipendio, vengono versate al soggetto finanziante da parte del datore di lavoro, a cui è stato conferito il relativo mandato irrevocabile da parte del lavoratore dipendente.

Il Prestito con delega, contrariamente alla Cessione del Quinto, deve essere preventivamente accettata dal datore di lavoro.

Rinnovo ed estinzione della Cessione del Quinto

È possibile estinguere il debito derivante da una precedente Cessione del Quinto ancora in corso con una nuova Cessione; a tal proposito sarà necessario che siano trascorsi 2/5 della durata originaria del finanziamento (40% del piano di ammortamento).Costituiscono un’eccezione i finanziamenti con durata uguale o inferiore a 60 mesi, che possono essere estinti anticipatamente anche prima che siano trascorsi 2/5 del piano di ammortamento purché il nuovo finanziamento abbia una durata di 120 mesi e si faccia per la prima volta, fermo restando l’obbligo di estinguere il precedente finanziamento.

Aspetti positivi della Cessione del Quinto

  • Tasso fisso per tutta la durata dell’operazione;
  • La Cessione del Quinto e il Prestito con delega non compaiono in Banca Dati;
  • Nessun rapporto tra la Rata del rimborso e il reddito (pp, mutui, carte), è fattibile anche in caso di pignoramento.
  • Nessuna segnalazione in Banca Dati in caso di ritardo, è il datore di lavoro o l’Ente pensionistico che versa la trattenuta.
  • Polizza Assicurativa obbligatoria su tutti i finanziamenti con copertura rischio vita e rischio credito (perdita impiego).

Aspetti Normativi della Cessione del Quinto

La Cessione del Quinto dello stipendio è disciplinata dalla norma dell’articolo 1260 del Codice Civile (che attribuisce a chi vanta un credito la facoltà di cederlo a terzi a titolo oneroso o gratuito) ed è regolata dal DPR n. 180 del 5 Gennaio 1950 e dal regolamento attuativo D.P.R. n. 895 del 28 Luglio 1950.

Le leggi 311/2004 (Finanziaria 2005) e 80/2005 hanno integrato il summenzionato DPR 180 prevedendo, in particolare, il diritto alla Cessione del Quinto per i dipendenti delle aziende private e per i pensionati. È inoltre stato abolito il monopolio emissione garanzia sul rischio vita e impiego da parte dell’INPDAP con possibilità di scelta da parte del dipendente statale di richiedere un finanziamento con copertura assicurativa/ garanzia emessa dall’INPDAP o copertura assicurativa emessa da compagnie di assicurazioni private. Le integrazioni prevedono anche che per i pensionati la durata massima del finanziamento non può superare i 10 anni e deve essere posta a garanzia dello stesso un’assicurazione sulla vita. Per i lavoratori a tempo determinato e parasubordinati invece il finanziamento non può eccedere il periodo di tempo che, al momento dell’operazione, deve ancora trascorrere per la scadenza del contratto/ collocamento a riposo.

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